Parliamo dei gesti Italiani

August 31, 2022 00:23:14
Parliamo dei gesti Italiani
ItalianLingQ 2.0
Parliamo dei gesti Italiani

Aug 31 2022 | 00:23:14

/

Show Notes

In questo episodio Michele parlerà insieme a Pietro dei gesti italiani. Study this video as a lesson on LingQ: https://bit.ly/3TE5T6c

View Full Transcript

Episode Transcript

Michele: Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera. Io sono Michele. Questo è il podcast in italiano di LingQ. Oggi in questo episodio parleremo di un argomento molto interessante, ovvero i gesti italiani. Perché sono importanti? Perché li utilizziamo così tanto? E soprattutto, sono utili per imparare l'italiano? Nell'intervista di oggi parleremo insieme a Pietro di Italiano Avanzato e cercheremo di scoprire di più sui gesti italiani. Ma prima di iniziare, voglio consigliarti uno strumento molto utile per migliorare il tuo italiano, ma anche in altre lingue, ovvero LingQ. LingQ è una piattaforma, ma anche un'app per imparare un sacco di lingue. Con LingQ puoi imparare una lingua attraverso tantissimi contenuti, audio, video e testi. Inoltre, puoi ascoltare un contenuto e leggere simultaneamente la trascrizione per memorizzare meglio nuove parole da aggiungere al tuo vocabolario attivo. Puoi anche tradurre le parole che sono più difficili per te. Con LingQ puoi migliorare una lingua con i contenuti che ti interessano davvero. Clicca sul link nella descrizione di questo episodio per dare un'occhiata. Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera. Io sono Michele e questo è il podcast in italiano di LingQ. Oggi sono qui insieme a Pietro di Italiano Avanzato per parlare di un argomento un po' divertente e anche molto italiano. Ovvero i gesti. ma prima di iniziare prima di fare questa chiacchierata informale, tranquilla, divertente con Pietro... ...Pietro, presentati pure. Dicci un po' chi sei, presenta il tuo progetto ai nostri ascoltatori e poi iniziamo un po' a parlare tranquillamente con libertà di questo argomento abbastanza tradizionale. Michele: Ok? Pietro: Sì, sì. Michele: Molto italiano anche. Pietro: Molto italiano, esatto. Pietro: Innanzitutto grazie mille per avermi invitato. Sono molto felice. Io sono Pietro e sono l'ideatore e l'insegnante dietro il progetto "Italiano Avanzato". "Italiano Avanzato è questo progetto dedicato in particolar modo agli studenti di italiano di livello B2-C1. Un po' quei livelli che spesso vengono bistrattati nelle scuole di lingua. Quindi mi occupo sia delle lezioni, della didattica, sia di altri differenti contenuti. Dai social fino ai podcast di italiano avanzato. Michele: Perfetto. In sostanza ti occupi principalmente delle piattaforme social come Instagram, Spotify, giusto? Pietro: Sì, esatto. Michele: E il tuo sito web. Pietro: E il sito anche. Diciamo che ciò su cui mi sto concentrando di più è Youtube e le varie piattaforme di podcast. Michele: Certo. Poi alla fine di questa intervista potete trovare tutti i link sotto la descrizione di questo video. Allora, direi che possiamo iniziare con l'argomento "gesti italiani". Pietro, tu gesticoli molto quando parli? Sei un po' come me? Perché io gesticolo tanto. L'avranno notato in tanti, anche i miei studenti me lo dicono che gesticolo davvero tanto quando parlo. Tu? Come sei? Pietro: Forse gesticolo più di quanto vorrei ammettere. Michele: Ok. Pietro: Non sempre mi rendo conto, perché ormai è qualcosa di così naturale che non ci sto neanche più a pensare, neanche più lo noto. Però sì, se devo essere sincero gesticolo molto. E non mi sentirei senza le mie mani, senza i miei gesti. Michele: Provo anche io la stessa cosa. Ma secondo te, fa parte della lingua italiana gesticolare, utilizzare le mani mentre parliamo, fa parte della lingua? Secondo te. Pietro: È una bella domanda. Secondo me, forse più che della lingua fa parte della cultura italiana. Che è un concetto molto vicino comunque. Un po' ha anche a che fare forse con la storia dell'Italia, come si è evoluta, i vari rapporti tra le popolazioni italiane. Secondo me è più una questione culturale. Tu cosa pensi? Michele: Io penso la stessa cosa. Abbiamo avuto molte influenze da vari Paesi. Basti pensare alla Grecia. La maggior parte dei gesti viene da questo Paese. Quindi non è solo l'Italia dove si gesticola un po'. Ci sono altri Paesi nel Mediterraneo dove questa cosa è presente. Noi italiani ovviamente siamo più conosciuti. Pietro: Eh, diciamo... Michele: Siamo forse quelli che utilizzano di più le mani quando parlano. Ci sono sicuramente altri Paesi dove questo è presente e forte. Magari non sono neanche un esperto, però dal punti di vista dell'italiano penso che il fatto di gesticolare sia parte integrante della lingua italiana. Nel senso che quando impariamo l'italiano, per gli studenti ma anche per chi vive in italia, è un processo automatico. Io mi rendo conto che quando faccio lezione con i miei studenti, dopo un po' loro iniziano proprio a gesticolare. Non so se a te è capitata la stessa cosa. Pietro: Sì, sì. Michele: È stranissima. Pietro: Assimilano. Michele: Assimilano il tutto. Pietro: Per osservazione, certo! Michele: Esatto! Quindi quando imparano l'italiano, iniziano a parlare, iniziano anche a gesticolare senza che se ne rendano conto, diventa un processo automatico anche per loro. È incredibile come io non mi rendo conto di quello che sto facendo mentre parlo, tipo anche adesso. Diciamo che non sono veri e proprio gesti quelli che sto facendo, ma a volte utilizzo i gesti per controllare il ritmo della mia voce. Pietro: Ma certo. Michele: Mi aiuta molto, non so se per te è la stessa cosa. Pietro: È esattamente la stessa cosa. Volevo aggiungere una piccola cosa a quello che hai detto poco fa, circa il fatto che l'Italia è il Paese dove si gesticola, è il più famoso. Secondo me è proprio una questione storica. Se ci pensi, l'Italia è stato il Paese più conquistato del mondo. L'Italia è stata dominata da austriaci, francesi, arabi nel sud, spagnoli... Per non parlare dei vari Regni che già c'erano all'interno. E secondo me questa grande differenza multiculturale, ci ha spinti un po' a cercare una comunicazione alternativa alle parole. Ok? Michele: Sono d'accordo. Pietro: Questo si è molto stabilizzato con il tempo. Oggi anche io mi muovo perché quando parlo la mia comunicazione non è riducibile alle parole. Le parole sono una parte della comunicazione. E secondo me, anche l'ultima cosa che hai detto, del fatto che aiuta un po' a gestire le emozioni che vuoi trasmettere, è una cosa molto vera, perché muovendoci... Si dice che gli Italiani, i popoli dell'Europa meridionale siano molto passionali, molto ricchi di emozioni, eccetera. Questo per me è legato alla gestualità. Noi con la gestualità anche scarichiamo emozioni. Dimostriamo quello che abbiamo nella nostra mente. E che magari le parole non riescono a dire. Quindi muoviamoci, diamo energia. Michele: Ma sì! A volte può sembrare strano perché magari alcuni studenti, stranieri o turisti arrivano in Italia e non sono abituati a questo. Perché non loro Paese è poco comune questa cosa. Quindi a volte intravedono questo gesticolare, questo modo di fare, a volte anche violento, pesante, a volte sembra che ci sia una discussione violenta tra due persone, ma in realtà è semplicemente un modo di esprimere le nostre emozioni. Perché noi non solo in italiano, ma anche in altre lingue, noi alziamo molto la voce. Tendiamo ad alzare molto la voce e a gesticolare molto. In altri Paesi questo può essere percepito come qualcosa di violento, ok? Però secondo me fa parte della nostra cultura, è una cosa normale. Ma sono d'accordo con quello che dici per quanto riguarda le popolazioni. E anche perché in Italia, fino a 200 anni fa, 100 anni fa, i dialetti erano molto più presenti. E non ci si capiva. In varie regioni c'erano dialetti diversi, come adesso. Ma l'italiano standard non era forte e popolare come oggi. Quindi abbiamo trovato un metodo per comunicare diverso. Pietro: Certo. Oltre le parole. Michele: Sì, è vero. Ma secondo te, si gesticola di più al nord, al centro o al sud? Dov'è secondo te la percentuale più alta? Pietro: Questa è una domanda difficile. Non saprei... Io con le mie origini siciliane conosco bene il modo di comunicare del sud Italia. Michele: Certo. Pietro: Sento una voce dentro di me che dice che gli abitanti sel sud gesticolino di più. Però non sono poi così sicuro eh in realtà. Fa parte di tutta la cultura italiana. Proprio per il discorso che facevamo prima, della necessità di comunicare tra persone, da un contadino della Sicilia a un banchiere veneto... Michele: Esatto. Pietro: Se io devo dirti qualcosa in qualche modo e la lingua non la conosco, in qualche modo riesco a dirtela. Poi i gesti italiani non è che servono per fare discorsi filosofici e complessi ma per trasmettere dei messaggi brevi ed efficaci. Immediati. Michele: È vero. Michele: Faremo qualche esempio. Faremo qualche esempio dopo dei gesti che utilizziamo di più. Sono anch'io d'accordo con te, perché anche io ho origini siciliane come te, sono nato in Sicilia, ho vissuto lì otto anni. Ora sono 17 anni che vivo in Veneto però anche in questa regione ho notato un forte uso dei gesti. Ovviamente sì, mi viene da pensare sempre alla Sicilia come italiano medio che gesticola tanto, a Napoli, a Roma. Però in tutta Italia è comune. Pietro: Sì. Michele: È molto comune. Che poi sia più forte al sud, va bene. Bisognerebbe fare delle analisi più approfondite. Però in generale credo sia una cosa comune in tutta Italia. Michele: Anche in Trentino. Pietro: Con i gesti possiamo comunicare ovunque. Michele: Sì, esatto. Quali sono i gesti che ti piace usare di più? Facceli anche vedere e spiegaci il significato. Magari ce ne spieghi due, tre di quelli che ti piace usare di più. Pietro: "Che mi piace usare" è una domanda interessante. Non ti risponderò con il classico gesto che tutti conoscono. Michele: Ok, bene. Meglio così, così impariamo qualcosa di nuovo. Pietro: Esatto. Ti risponderò invece.. Mi piace molto fare i gesti con la mano aperta. Michele: Ok. Pietro: Mano aperta, non la classica... Michele: La mano chiusa. Pietro: Con la mano aperta, se ci pensi, possiamo comunicare diverse cose. Possiamo comunicare che quel tizio lì non c'è con la testa. È un po' pazzo. Michele: Questo sì, è molto comune come gesto. Quando fai così vuol dire che... ...quella persona lì ha qualcosa di strano nella mente, non sta molto bene. Pietro: Esatto. Michele: Esatto. Michele: Un po' pazzo. Pietro: Ma abbassandola un pochino Michele: Eh sì. Pietro: Mano un po' più veloce. Michele: È vero. Pietro: C'è un po' di puzza qui. Michele: Eh sì, è vero. Pietro: E siccome c'è un po' di puzza, forse... Michele: È meglio andarsene. Pietro: Andiamo, andiamo. Pietro: Esatto. Michele: Esatto, andiamo. Michele: Esatto, sì. Pietro: E ce ne sono ancora tanti altri. Michele: È vero, è vero. Pietro: Il classico "eh, aspetta e spera!". Michele: Vero. Pietro: O detto in modo informale, Pietro: "Vabbè". Michele : "Vabbè". Michele: Oppure così, quando fai così con la mano, no? Il fatto di roteare la mano. In senso orario o antiorario, di solito orario, per dire "eh, cosa stai dicendo, dai non esageriamo!" "ok, mamma mia, su!" Pietro: Esatto! Che però accompagnato da un contesto diverso... Michele: E da un'espressione della bocca. Eh sì, è tipo "è buonissimo". Pietro: "È fantastico". Michele: "È fantastico", sì esatto. Può essere correlato con il cibo, con un'esperienza. Quindi, "com'è andata ieri?". "Una favola". Ok? "Da dio". Esatto. Pietro: Insomma, la mano aperta comunica tanto. Michele: È vero. A me un gesto che piace molto è questo qui. "Non c'è niente". Viene usato quando una persona ti fa una domanda riguardo qualcosa. Tipo: "C'è la pasta nella dispensa?". E tu gli fai "No, non c'è più pasta, è finita". Pietro: "Non ce n'è più". Michele: Sì, è finita. Oppure questo. Questo mi piace molto. "Hai paura?". Ok? Michele: Che può essere usato in modo formale o informale ma questo in generale significa "hai paura, hai fifa?". Michele: Ok? Pietro: È vero. Pietro: E anche questo in contesti... più che contesti, forse in una posizione diversa, forse leggermente più lontana dal corpo... Michele: Sì. Pietro: O con due mani. "Pieno, questo posto è pieno così". Michele: Esatto. Bravo, sì sì. "È pieno". Forse anche il fatto di utilizzare l'espressione del viso aiuta molto anche a contestualizzare il gesto, secondo me. Michele: Di per sé. Pietro: Assolutamente. Michele: Aiutano molto le espressioni che facciamo con il viso in generale perché se tu fai così, devi avere anche una faccia così. Occhi aperti. Aiuta, sì. È un insieme di cose, no? Che utilizziamo. Pietro: Ed è la comunicazione proprio più possiamo dire, basica. Perché prima di tutto noi comunichiamo col corpo. Solo dopo arrivano le parole. Michele: È vero. Pietro: I bambini quando crescono, prima di imparare a parlare imparano a riconoscere. Che cosa? Gesti, espressioni e il tono della voce, anche. Michele: È vero, è vero. Poi penso anche che gli italiani siano molto empatici. Nel senso che questa espressività, il fatto di voler trasmettere le nostre emozioni, ci aiuta molto a capire le altre persone. Per questo motivo siamo molto emotivi, molto teatrali. È un insieme di cose che fanno di noi "italiani". Pietro: certo. Michele: Io mi ritengo molto empatico. Riesco a capire le persone attraverso anche i gesti. Attraverso le loro espressioni. Il loro comportamento in generale. Quindi non per forza devono parlare. Per farsi capire. Ok? È una cosa che mi piace della mia lingua, l'italiano. È una cosa che apprezzo molto. Michele: Poi non so... Pietro: Sì, anche io. Pietro: Anche io amo questa comunicazione non verbale. Per gli stessi motivi per cui ti ho parlato prima. È vero come dicevi che qualcuno che non è abituato alla gestualità, alla teatralità, al tono di voce un po' alto che abbiamo, potrebbe all'inizio, se non conoscesse nulla degli italiani, sentirsi un po' a disagio. Questo capita. Però credo che questa nostra capacità, non solo nostra ovviamente, l'avere l'empatia di cui parli tu, la capacità di riconoscere prima ancora delle parole dalle espressioni come sta l'altro e cosa ci vuole comunicare è una cosa in più. Molto più forte delle parole. Pietro: Ecco. Michele: Sì, è vero. Michele: Poi come hai detto tu, un turista o uno straniero arriva qua e a primo impatto potrebbe percepire il tono di voce alto, il gesticolare come qualcosa di violento. O che potrebbe collegare il tutto con qualcosa di violento ed eccessivo. Ma è un qualcosa che capita anche a noi italiani con altri Paesi, no? Se noi vediamo un nigeriano che arriva in Italia e inizia a parlare con il suo amico inizia ad alzare la voce e fa parte della sua cultura, è una cosa normalissima. Quindi anche un arabo di per sé alza molto la voce quando parla ma in realtà sta semplicemente parlando di qualcosa. Raccontando una storia. Noi inzialmente lo percepiamo come un litigio. Quindi può capitare. Fa parte appunto del... Pietro: È una questione culturale. Michele È una questione culturale. Michele: Quindi imparare una lingua è anche questo. È imparare anche la cultura di un Paese. Ci sono Paesi in cui alzare la voce è condiderata una cosa maleducata. Sì, arrivi in Germania o Inghilterra e questo dà fastidio. Pietro: Esatto. Non so se facendo l'esempio che hai fatto non so se anche tu con origini siciliane ti sentiresti a disagio con un tono alto. Io credo di no, in realtà. Perché avendo una classica famiglia siciliana... so bene cosa significa il gridare, il discutere, non è un litigare. Michele: Che però arrivando dal nord Italia cambia. Pietro: Sì, esatto. E se ci pensi, la cultura araba è stata in Sicilia. Michele: Soprattutto in Sicilia, sì esatto. Pietro: Tante parole del dialetto siciliano vengono dall'arabo. E forse anche questo tono di voce bello alto che abbiamo che hanno i nostri parenti, non tutti, senza generalizzare... Michele: Però in linea generica questo accade molto spesso. Fa parte della nostra cultura e forse è per questo che l'Italia ha una cultura così forte e grande. Grazie a tutte le influenze che abbiamo avuto durante la storia. Pietro: Infinita. Michele: Esatto. Pietro: A partire dai popoli pre-romani. Michele: Esatto. Bene Pietro, io ti ringrazio per aver partecipato a questa chiaccherata. È stato molto divertente parlare di questo argomento molto italiano. Secondo me non tutti approfondiscono bene questo aspetto dell'italiano. È qualcosa che fa parte di tutto ciò. Quindi bisogna anche parlare di questo e non solo di grammatica, del cibo. Anche di questo che fa parte dell'italiano. Pietro: È vero. Io ringrazio te di questa bellissima chiaccherata. Se dovessi dare un consiglio agli studenti che vogliono imparare davvero questa comunicazione, io consiglierei di osservare e basta. Osservare nella vita reale. Ovviamente guardando qualche video di persone che insegnano i gesti. Ma manca qualcosa. Manca prima di tutto il contesto e la naturalezza. Se vi capita di avere a che fare con italiani, di vederli dal vivo, osservate come si muovono e secondo me così imparerete ancora meglio. Michele: Certo. Anche la lingua in sé. Pietro: Ovvio, certo. Michele: Grazie ancora. Io ricordo che potrete trovare tutti i link di "Italiano Avanzato" sotto la descrizione di questo video, Instagram, Spotify e Youtube. E anche il sito dove Pietro distribuisce le sue lezioni di italiano. A studenti avanzati, ma anche a ragazzini. Fai anche a ragazzini? Pietro: Sì, perché noi copriamo tutto l'italiano. Anche principianti, i bambini. Però i contenuti e alcuni programmi sono specifici per gli studenti di livello avanzato. Michele: Perfetto, grazie ancora. Michele: Ciao. Pietro: Grazie a te. Michele: Ci rivedremo presto comunque, grazie. Pietro: Ciao. Michele: Ciao.

Other Episodes

Episode

March 28, 2023 00:35:50
Episode Cover

Arte su tappi di sughero!

In questo episodio conoscerete Beatrice un’artista che trasforma dei semplicissimi tappi da sughero in arte! Study this video as a lesson on LingQ: https://bit.ly/3LUTtW5

Listen

Episode

October 19, 2021 00:15:15
Episode Cover

Laurearsi in Italia: quattro chiacchiere con Laura

This week on the Italian LingQ Podcast Clara is joined by fresh graduate Laura, who shares her experience studying political science at the University...

Listen

Episode

February 19, 2023 00:33:25
Episode Cover

Da disney channel a teatro con Jacopo Sarno

In questo episodio Michele intervista Jacopo Sarno. Un attore, doppiatore, cantautore e ballerino italiano. Study this video as a lesson on LingQ: https://bit.ly/3xu3Rvo In...

Listen